Lyrics
La strada del retrogaming è lunga e polverosa. Nel box si alza un lamento, l'aria è nervosa. Soffro di questa lucidità opprimente, che mi fa vedere il vero. E temo il contagio, il morbo del pensiero leggero. Il saggio Bellaciccio, seduto davanti al portatile, lo sa. “Sono un Casual Gamer che non je ne frega un cazzo”. Lo ammetterà. Ma anche lui urla "quattro terzi", non vuole sentì cazzi, Se non mantieni il filologico, finisci a pezzi.
Sei solo un Casual Gamer, ti cerchi la scorciatoia. Non hai rispetto per il Retro, la tua è solo la noia. Accetti il sedici noni, un'impronta che non è la sua. Quello, per noi, è un abominio, come panna sulla Carbonara nuda. Troppi bit nelle cippiù, troppa risoluzione. Il mondo va in rovina per la troppa confusione.
Guardo i piskelli che chiedono i giochini tipo donkikò. L'Intensità dell'Esperienza non la raggiungeranno mai. Dice Bey: “Tutta sta lucidità... me sta affà diventà un casual gamer”. Troppi casual gamers 'nsede, non riesco a respirare. Datemi retro per scappare dal casual gaming.
Eravamo i Retrogaymers, omaggiando il passato. Ora siamo schede nel magazzino, il tempo ci ha logorato. Vanno allontanati, rapinati e derisi in pubblico. Oppure, vendemo tutto e annamo 'n Brasile. Dai cazzo.

